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CAPO PLAZA FERITE Recensione Nuovo Album



Un Viaggio Trappante Verso la Maturità Artistica

Capo Plaza, uno dei nomi di spicco nella scena rap italiana, ha finalmente rilasciato il suo nuovo album intitolato "Ferite", un lavoro che riflette la sua crescita artistica e personale. In questa recensione esploreremo i punti salienti di questo progetto, mettendo in luce la qualità dei brani principali e la partecipazione di talentuosi artisti.

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Articolo a Cura di Matilde Borromeo per DG Network e ToMyChart

Vi spiego perchè il Successo non mi ha cambiato





Conduci Programmi visti da MILIONI di Persone, sui Social centinaia di Migliaia di Followers ti seguono e ti commentano ogni giorno eppure sei lo stesso degli inizi, il Successo non ti ha cambiato, come è possibile?

Questa è una domanda che mi fanno in molti, chi mi segue fin dal principio, chi ha visto la mia crescita esponenziale, il mio successo se così vogliamo definirlo, si chiede quale sia il segreto, per mantenere i piedi per terra e non perdere la testa.

Vi spiego perchè il Successo non mi ha cambiato!

Conduco diversi programmi televisivi di successo, ognuno è visto in media da oltre 5Milioni di Persone, trasmesso su centinaia di canali televisivi e web, i miei social sono ormai da mesi in costante crescita, superati i 100k Followers in pochi giorni siamo arrivati a 200k. Persone vere, reali che ogni giorno mi scrivono, non si limitano a commentare o interagire su quel contenuto o su quel reel, mi parlano, si confidano, chiedono informazioni su svariati argomenti. Insomma da zero a cento è stato tutto molto rapido e molto veloce quanto inatteso.

E' bastato meno a personaggi ben irrisoriamente noti per montarsi la testa. Ho visto gente credersi non so chi solo perchè conduce una trasmissione su un'emittente locale che guardano i cinque ma quando al mercato qualcuno li riconosce, si sentono stars di Hollywood. Io vengo fermato ovunque, tutti i giorni ma non per questo mi sento qualcuno. 

Il successo può essere afrodisiaco, può dare assuefazione, può anche essere effimero, finire così velocemente come è arrivato. Forse per questa consapevolezza cerco di non pensarci, quando apro Instagram e vedo +100 Like +100 Followers +100 Commenti (nelle notifiche per chi non lo sapesse, superate le 100 interazioni, il social mette +100, potrebbero essere 100mila come 101 punto ma sempre +100 metterebbe) ammetto che la soddisfazione è tanta, c'è una gioia inaspettata che si vorrebbe restasse per sempre. Eppure qualcosa in me dice, ok, va bene ma domani si riparte da zero.

Già forse è questo che manca a chi si monta facilmente la testa, l'incoscienza di pensare al domani, quando tutto potrebbe finire o migliorare ma anche terminare, sparire. Allora arriva la depressione, la tristezza, la solitudine perchè siamo tutti figli del Like e senza quel Like pensiamo di valere meno.

Non è così. Io faccio il mio Lavoro con onestà, semplicità, senza pretese. Non sogno di diventare milionario o di essere il nuovo conduttore del Festival di Sanremo anche se in tanti mi hanno proposto per quel ruolo, io so di non avere amici in paradiso, di non avere i contatti giusti, di non poter ungere gli ingranaggi ideali per portarmi sul tetto del mondo ma so che ciò che ho fatto, l'ho fatto con le mie mani, da solo, senza aiuti, senza compromessi.

Forse è per questo che il mio successo non mi ha fatto perdere la testa, perchè a differenza di chi arriva in alto velocemente, senza meritarselo, io ho sudato e faticato, da solo e questo mi rende consapevole della mia forza, senza per questo lasciarmi adagiare sugli allori.

Posso dire a quei simpaticoni che si credono chissà chi solo perchè hanno l'amico editore che li ha piazzati sull'emittente locale semi sconosciuta ai più e derisa dagli altri che forse è ora di scendere dal pero, la gente vi sta schifando perchè è stufa dei raccomandati, di chi pur senza talento raggiunge la cima (o presunta tale) credendosi chissà chi, meglio un po' di sana umiltà!

Articolo a Cura di Davide Gerbino per DG Network 


DUA LIPA "RADICAL OPTIMISM" Recensione Nuovo Album




L'Ottimismo Radicale di Dua Lipa!

L'Attesa è finita, dopo quasi quattro anni di attesa, la Regina del Pop contemporaneo ci regala un nuovo CAPOLAVORO. Sì perchè ascoltando "Radical Optimism" l'impressione è proprio quella di stare ascoltando qualcosa che passerà alla storia. Uno di quegli Album leggendari che rimarranno negli annali della Musica mondiale. 

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Articolo a Cura del Nostro Correspondent Creator Davide Gerbino per DG Network e ToMyChart

BABY REINDEER Recensione Serie TV Netflix




"Baby Reindeer", la miniserie TV in onda su Netflix, è un'esperienza intensa e coinvolgente che affronta temi profondi e complessi attraverso la narrazione di una storia vera. 

La serie, scritta ed interpretata dal talentuoso Richard Gadd, offre uno sguardo crudo e vulnerabile nella mente di un uomo tormentato da un'ossessione insana.



Articolo a Cura di Matilde Borromeo per DG Network e ToMyChart 

BABY GANG "L'ANGELO DEL MALE" Recensione Nuovo Album






L'Angelo del Male è Baby Gang

Nel panorama della trap italiana, ogni uscita discografica è attesa con grande trepidazione dai fan, e quando si tratta di un nuovo lavoro di Baby Gang, l'attenzione è ancora maggiore. Il trapper milanese ha saputo guadagnarsi un posto di rilievo nella scena musicale italiana grazie al suo stile unico e alle sue liriche che spesso esplorano tematiche oscure e controverse. Il suo ultimo album, "L'Angelo del Male", conferma ancora una volta il suo talento e la sua capacità di creare atmosfere coinvolgenti e testi che lasciano il segno.


Articolo a Cura di Matilde Borromeo per DG Network e ToMyChart 


BEYONCE "COWBOY CARTER" Recensione Nuovo Album



BEYONCE "COWBOY CARTER" Recensione Nuovo Album



Beyoncé in versione Country Girl?

Beyoncé è tornata con un'opera sorprendente e avvincente che sfida ogni aspettativa e definisce nuovi standard nel panorama musicale contemporaneo. "Cowboy Carter" è un album che mescola sapientemente elementi di R&B, hip-hop e country, creando un'esperienza sonora unica e coinvolgente che cattura l'essenza della musica americana in tutte le sue sfaccettature.


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Articolo a Cura di Matilde Borromeo per DG Network e ToMyChart

Perchè usate i Social?




E' ormai chiaro che per la gran parte delle persone, l'uso dei social media, per quanto quotidiano, sia alquanto distante in termini di conoscenza, da molte delle stesse. Sapete tutti fare il log-in, entrare e "rollare", sapete anche pubblicare con tutti i limiti del caso, sapete sbirciare, spiare, scrutare ma non avete ancora imparato ad interagire.

Forse perchè Educazione e capacità di Comunicazione, sono purtroppo carenti anche nella vita reale, forse perchè manca quella minima capacità di contare fino a tre prima di dire o fare qualsivoglia azione ma sono sempre più convinto che la stragrande maggioranza degli utenti dei social media, non abbia la più pallida idea di cosa sta facendo. 

Faccio un esempio. Ci sono migliaia di followers invisibili. Persone che ti seguono, ogni giorno, guardano ogni tuo contenuto, dalla storia improvvisata al post studiato nei minimi particolari. Ci sono sempre, come corvi che osservano da lontano un cadavere in putrefazione o forse, sarebbe meglio dire come sorci che guardano da lontano quel pezzo di formaggio tanto agognato ma che non hanno il coraggio di afferrare. Invisibili dunque perchè non lasciano mai alcuna reazione. Un like, un commento, una parola, un cenno di vita. 

Verrebbe da chiedersi perchè seguire una persona, se poi non si ha interesse di interagire con la stessa o peggio ancora perchè guardare ogni giorno la pagina di qualcuno, se poi neppure ci si sforza di premere "segui"
(sì, ci sono anche quelli che guardano tutto, tutti i giorni ma non ti seguono)

L'Apice della follia del "followers" invisibile o addirittura non followers ma curioso patologico è in quel momento in cui pubblichi un contenuto che non è di suo gradimento. Per mesi, forse anni, hai pubblicato qualcosa che probabilmente ha apprezzato, senza tuttavia scaturire in una umana reazione ma quell'unica volta che proponi un qualsiasi frammento, leggermente non in linea con il suo pensiero ecco che l'invisibile si palesa, arriva come un razzo, un'avvoltoio in cerca di carcasse, pronto a lasciarti quel commento denigratorio che cuoceva nel suo cervello da mesi ma che non aveva ancora avuto l'occasione di liberare e vomitarti addosso. 

La follia umana che forse neppure psicologi e pensatori vari potrebbero decifrare ma che è sempre più presente nel mondo virtuale dei social media. Peccato che di virtuale in realtà non c'è nulla, la cattiveria e l'odio sono aimè reali ed autentici, veri, come parole che per taluni potrebbero anche pesare come macigni. 

Francamente ho le spalle larghe, anni di esperienza e lavoro che mi rendono abbastanza immune dalla cattiveria gratuita dei "followers" invisibili ma purtroppo non tutti la prendono con goliardia come il sottoscritto. 

Ci sono giovani creator o semplici ragazzi che usano i social per diletto che si ritrovano a dover fronteggiare il veleno dei leoni da tastiera, quei maledetti haters da quattro soldi che troppo spesso hanno un potere devastante per chi magari è un po' più fragile o debole e non riesce proprio a fregarsene della malvagità altrui. 

Giovani con la vita rovinata e a volte, anche finita, per colpa di qualche cretino che non perde un secondo per fare un complimento ma perde ore per seminare di merda e odio le pagine web altrui. 

Agli haters rispondiamo con un sorriso e una pacca sulla spalla, del resto possono solo suscitare tenerezza, tanto inutili e piccoli che sono. Di certo, sarebbe bello mandarli a scuola, per imparare a rapportarsi con gli altri sui social ma soprattutto nella vita reale perchè se sei così sfigato da passare il tempo a commentare odio sulle pagine altrui, forse hai bisogno di aiuto, non solo sul web!

Articolo a Cura di Davide Gerbino Correspondent Creator per DG Network