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8 MARZO PER NON DIMENTICARE



Festa della Donna, occasione per denunciare i Crimini contro le Donne 


Ormai l'8 marzo è una giornata di festa, le donne occidentali si concedono serate senza limiti tra cene, spogliarelli e situazioni non proprio gratificanti. 
Purtroppo, ci si dimentica che nel mondo, ancora oggi, le condizioni delle Donne non sono sempre così. I movimenti femministi tipo #MeToo stanno portando avanti una triste propaganda sponsorizzata da Soros e dai suoi viscidi alleati, guardano il dito ma non vedono la luna. 

Oggi, nel 2019, mentre le donne occidentali si fanno belle in vista di una serata senza inibizioni, su questa terra, ci sono ancora donne che valgono meno di un cammello, donne costrette a coprirsi con degli stracci perché una pseudo religione glielo impone, donne costrette a subire abusi e maltrattamenti in silenzio perché l'orco non è un marito violento ma un marito che segue alla lettera i deliri di un profeta o presunto tale. 
Oggi, nel 2019, ci sono bambine costrette a sposare vecchi islamici, nel silenzio assordante del mondo intero perché quando pedofilia e violenza, nascono dal corano, nessuno ha il coraggio di parlare.
Finché al mondo esisterà l'islam, festeggiare l'8 marzo è pura ipocrisia, le femministe non sono altro che megafoni per un pensiero finto che volontariamente o no, nasconde comunque l'evidenza. 
Parlare di donne, violenza, abusi... senza DENUNCIARE la follia del islam è quantomeno inutile. Finché esisterà un'ideologia che considera la donna essere inferiore, finché continueremo ad accettarla definendola "religione", le nostre belle mimose, non potranno che appassire. 


È l'8 marzo. Il mio pensiero va alle donne SCHIAVE dell'islam ma non solo.
Una preghiera per Desiree e Pamela, piccole donne che non potranno più festeggiare perché un branco di MIGRANTI ha deciso che dovevano morire, non prima di subire abusi e violenze. Anche in questo caso, il silenzio delle femministe è assordante. 

È l'8 marzo. Il mio pensiero va a TUTTE quelle donne che 70 anni fa, furono vittime della "liberazione". Umiliate, stuprate, barbaramente ammazzate da partigiani vigliacchi. Penso a Norma Cossetto, stuprata per giorni dai comunisti di Tito con la complicità dei partigiani rossi. Come lei centinaia di donne innocenti, subirono le peggiori umiliazioni fisiche e mentali. Ancora oggi, purtroppo, nonostante l'evidenza storica, c'è ancora chi elogia i partigiani e soprattutto c'è ancora chi DIMENTICA queste violenze. 
IO NON DIMENTICO. 


Approfitto del giorno della Festa della Donna per ricordare, denunciare e chiedo a TUTTI voi di farvi sentire. Alziamo la voce, diffondiamo questo articolo su TUTTI i nostri canali social, condividiamo, diciamo a TUTTI qual'é il nostro pensiero. 

Buona FESTA DELLA DONNA