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INFORMAZIONE PUTTANA




Gli scribi sorosiani che scrivono sui giornaloni rivendicano un’indipendenza che non esiste 

È evidente anche ad un bambino che in Italia, NON ESISTE, un’informazione libera ed indipendente. Basta leggere i vari giornaloni blasonati per rendersene conto. Tutti uguali, paiono un copia e incolla, utile a diffondere la disinformazione che fa gioco ai loro editori. Dietro i principali media italiani, ci sono i poteri forti, le élite, quella massoneria sorosiana, serva del globalismo più radicale che auspica una società meticcia, senza identità e dunque facilmente manipolabile. Come possono essere oggettivi ed imparziali, questi pseudo giornalisti che non fanno altro che riportare la falsa verità, dettata loro dai padroni? È impossibile. Al momento, probabilmente solo il quotidiano “La Verità” di Belpietro, mantiene una certa indipendenza, così come sul lato opposto troviamo il “Fatto Quotidiano” di Travaglio. Se leggete queste due testate e le confrontate con i “big” intesi come giornaloni ricchi e famosi, vi accorgerete che quanto sto scrivendo corrisponde al vero.


Il mainstream, ha una visione molto chiara del mondo, un progetto ben preciso del quale questi giornalacci fanno parte. 
Gli scribi che in cambio di qualche denaro, diffondono fake news, hanno poco di cui lamentarsi, li abbiamo smascherati più volte. L’informazione, per essere davvero indipendente, deve vivere di vendite, come tutte le aziende, facile fare i moralisti, con i soldi pubblici. Rinunciate al finanziamento pubblico, nel giro di poche settimane, resteranno in piedi solo 2/3 testate, serie ed intellettualmente oneste. Gli esempi di informazione manipolata, sono un’infinità.
Pensate a TUTTE LE BALLE che hanno scritto i giornaloni sul governo e sui rapporti con la UE, vi ricordate quando tutti i media davano per certo il NO alla Brexit? e quando già celebravano la vittoria di Hilary Clinton? 
e che dire della tragica morte della piccola Desiree, hanno nascosto per giorni la nazionalità dei suoi carnefici, hanno sbattuto in prima pagina l’arresto del pusher, sottolineando che era italiano, salvo poi dimenticarsi di comunicare, il giorno dopo che era già stato rilasciato perché non c’entrava nulla. 
Sono solo alcuni esempi ma la faziosità del giornalismo italiano è più che evidente. Non credo occorra aggiungere altro, vi faccio però un appello, leggete i giornali ma poi, informatevi oltre, ragionate, non credete ciecamente a quel che scrivono, guardatevi intorno.

Se siete d’accordo con quanto scritto, vi chiedo di diffondere il più possibile questo articolo, condividete sui vostri social, fate arrivare la nostra voce libera e senza censure a tutti i vostri contatti. Contro il pensiero unico, la forza della nostre idee. 

ASIA BIBI LIBERA


...ma gli islamici la vogliono morta 

Grazie alla mobilitazione mondiale in suo favore, dopo nove anni di prigionia e umiliazioni, Asia Bibi è stata finalmente assolta e liberata.
Era accusata di BLASFEMIA che nel Pakistan del 2018, in cui vige la legge coranica, è un reato da pena di morte. Già, dove l’islam è maggioranza, credere in qualcos’altro, è vietato e perseguito. 
Eppure il MONDO TACE. 

BLASFEMIA Leggi la Storia di Asia Bibi qui

Asia Bibi ha avuto la forza di lottare, è riuscita a farsi sentire, il mondo intero ha conosciuto la sua storia ma purtroppo non è un caso isolato. Ci sono migliaia di Asia Bibi nei paesi islamici, migliaia di donne condannate a morte perché su quel corano c’è scritto che devono morire! 
In queste ore, la comunità islamica ha già espresso il suo disappunto, verso una sentenza che giudicano offensiva. Per chi crede in maometto, Asia Bibi deve morire, se un giudice la pensa diversamente, sia ammazzato anche lui. 
RIFLETTIAMO su tutto questo, in queste ore felici, in cui c’è un pizzico di giustizia, guardiamo negli occhi il mondo islamico e rendiamoci conto di che problema rappresenta per l’intera umanità. 
Chi tace è COMPLICE.

Se apprezzate quanto scritto, vi invito a diffondere questo editoriale sui vostri canali social, contro il pensiero unico, la forza delle nostre idee.

#DavideGerbino